Per Oscar Wilde la fitta nebbia autunnale riscalda la città di Londra come una sciarpa di seta gialla. Per Giovanni Pascoli certi giorni del mese di Novembre sono così luminosi e limpidi da indurci a cercare con lo sguardo gli albicocchi in fiore. Magnifica illusione…in realtà “secco è il pruno e le stecchite piante di nere trame segnano il sereno”. Per Giuseppe Ungaretti, poeta della Prima guerra mondiale, i soldati sono come le foglie d’autunno, fragili e precari.
Partendo da questi spunti, abbiamo ragionato insieme su quali siano le idee che più frequentemente vengono associate alla stagione autunnale e su quali siano le emozioni che la natura suggerisce ad ognuno.
Cogliendo l’occasione di una luminosa giornata di fine ottobre, siamo andati al parco del Planetario e qui i ragazzi hanno ricavato un angolo di silenzio per ascoltare le proprie sensazioni legate alla stagione, appuntare sul quaderno alcune parole chiave e scrivere, infine, un componimento personale che ognuno ha poi condiviso con il resto della classe.
Di seguito troverete alcune poesie e qualche fotografia della giornata.
Buona lettura!
Prof.ssa Ferrari
Le foglie
Le foglie gialle
cadono a terra
morte
come volessero andare via
dagli alberi,
quegli alberi
che fin da quando erano germogli
le hanno accolte.
Adesso vengono lasciati soli
come i genitori coi figli.
Tutto questo si può associare
alla morte, ma in realtà tutto questo è
vita
perché le foglie se ne vanno
per far posto ad altre foglie
e la tristezza fa lo stesso
per far posto alla
felicità.
Gabriele, 2^A
Un autunno speciale
Autunno son le foglie colorate
che danno luce alle giornate,
foglie gialle che sembrano miele
cadute ormai da tempo
come pensieri al vento.
Sugli alberi ci sono bacche rosse e colorate
come le ciliegie d’estate.
Le rondini migrano, dipingendo
il cielo di nero
come un pensiero
allegro e sincero.
Questo è l’autunno che si vede quaggiù
e vorrei che non finisse mai più.
Matilda, 2^A
Caro autunno, rimani speciale…
I rami e le nuvole morbide si salutano al mattino,
l’erba verde e umida ci rinfresca l’olfatto.
Gli uccellini ci risvegliano col loro canto inconfondibile,
l’acqua fresca ci bagna le guance rosate.
Le foglie appese diventano vivaci
abbandonando il loro caro cugino: il verde.
Il giallo e l’arancio diventano sposi.
Si tingono di rosso verso sera,
e il giorno dopo bel tempo si spera.
Il sole si nasconde dietro le soffici nuvole,
sparendo pian piano nell’aldilà
che non vediamo, ma immaginiamo.
Osservo i colori e vengo rapita,
dalla loro bellezza sono invaghita.
Con la tua semplicità mi regali…
FELICITA’!
Il tuo vento mi scompiglia i capelli
e piano piano mi addormento
nel tuo magico silenzio.
Alice, 2^A
L’autunno triste,
cupo e stanco,
umido e nero.
L’autunno come una roccia
scuro e nudo
come gli alberi
in un giorno bruno.
Filippo, 2^A