mercoledì 20 gennaio 2021

L’Europa nelle scarpe

Il giorno 18 novembre la classe II A ha assistito ad una lezione sull’UE tenuta dal dottor Chiaricati, dell’istituto Parri di Bologna.

Il dottor. Chiaricati ha spiegato com’è nata l’Unione Europea e la sua evoluzione mostrando nomi importanti che hanno fatto la storia: R. Schuman, A. Spinelli, S. Veil. La classe ha ripercorso i passi dell’Unione Europea, a partire dell’Impero romano fino ai giorni nostri, cercando di imparare i diversi ed importanti avvenimenti accaduti durante questa frazione di tempo. Con il dottor Chiaricati siamo partiti parlando col parlare dell’origine e delle varie trasformazioni dell'Unione Europea.

Infatti, anche storicamente l’Europa si è unificata diverse volte, come ad esempio nel caso dell’Impero romano, dell’impero di Carlo V e grazie al politico Napoleone Bonaparte, ma si trattava di unificazioni sotto forma di conquista.

L'Unione Europea è anche caratterizzata da iniziative e progetti messi a disposizione per le persone che vivono nei vari stati dell'Unione Europea. Uno dei primi tra questi è il progetto Erasmus, inventato da un’idea di Erasmo da Rotterdam, che consente agli studenti di andare a studiare in altri stati dell'unione Europea e di aver la possibilità di conoscere altri ragazzi provenienti da diversi paesi. Una caratteristica dell'UE è il suo inno: l'Inno alla Gioia di Beethoven; la sua particolarità è che non ha il testo e quindi può essere suonato da tutti i cittadini europei in modo che ognuno lo senta suo e possa comprenderlo senza difficoltà. Essa possiede anche un motto che dice: "Unità nella Diversità”. Pensiamo che questo incontro con l'esperto sia stato molto interessante, istruttivo, e costruttiva per il nostro futuro. Ringraziamo il Dottor Chiaricati per averci dedicato questa lezione.



Dopo l’incontro abbiamo “intervistato” i nostri compagni e abbiamo chiesto loro un’opinione personale ricavando questo:

- “Il dottor Chiaricati ci ha parlato di molti personaggi importanti per l’UE. Quella che mi ha colpito di più è stata Simone Veil, nata il 13 luglio 1927 in Francia , è stata la prima presidentessa europea. Mi è piaciuta perché era una donna ed era ebrea, sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz e successivamente impegnata socialmente e politicamente per i diritti delle donne e per un’Europa sempre unita.”


-”E’ stato molto interessante. Mi è piaciuto soprattutto quando l’esperto ci ha parlato del conflitto tra Francia e Germania ed è bellissimo il fatto che,  dopo tutto quello che è successo fra le due popolazioni, siano riusciti a collaborare anche grazie a Schumann, che fu sia francese sia tedesco, e che nel 1950 con un discorso la Dichiarazione Schuman (il discorso che fece) sia riuscito a dare una spinta importante verso la pace.”


-”L’incontro con l’esperto dell’Unione Europea è stato molto interessante. Ho imparato diverse cose che prima non sapevo. E’ stata un’esperienza istruttiva e costruttiva. Ringrazio il Dott. Chiaricati  per averci raccontato questa storia importantissima!”     


-“La cosa che mi ha colpito di più sono state le ricette di cucina nell’ultima slide.Ho chiarito tutto sull’Unione Europea e sicuramente è stata molto interessante l’unificazione tra Francia e Germania. Nel complesso è stata una bella esperienza”. 

  

-”Sono stata molto colpita dalla spiegazione dell'esperto, perché ho conosciuto molti personaggi famosi che hanno fatto crescere l'UE in maniera approfondita e dettagliata.. 

Mi è piaciuto moltissimo anche se a volte è stato un po’ noioso.

L'UE è nata dopo la seconda guerra mondiale prima con prima la CECA (Comunità Europea per il Carbone e per  l'Acciaio), fondata il 19 aprile 1951, e poi passando alla CEE (Comunità Economica Europea), firmato a Roma il 25 marzo 1957 (da Italia, Francia, Repubblica federale di Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo), grazie a queste due comunità è nata l'Unione Europea che ancora oggi sta ancora in piedi con la pace e è unione dei diversi Stati appartenenti. 


-”Non c’è stata parte che mi abbia interessata particolarmente , perchè quasi tutti gli argomenti erano simili, ma se dovessi decidere direi quella prigione sull'isola di Ventotene dove avevano esiliato l'antifascista A. Spinelli: l'Italia era una dittatura fascista, Spinelli era uno di quelli che non voleva vedere l’Italia sotto una dittatura.

Avevano scelto questa prigione per la sua particolare posizione, un'isola nel mare (come avevo detto prima creata apposta per le persone contrarie a una dittatura),ma anche per un'altra ragione: isolare quelli contrari alla dittatura, così da non diffondere nel popolo le idee antifasciste, per non far cadere la dittatura di Mussolini e Hitler. 

Questo argomento, secondo il mio personale parere, suscita particolare curiosità ed è difficile da capire senza aver già affrontato un argomento simile. Dopo questo incontro mi sono posta varie domande che senza le spiegazioni del dottore non mi sarei mai fatta.” 


La II A


domenica 10 gennaio 2021

Il Manifesto della comunicazione non ostile

Navigando in rete non è difficile imbattersi in commenti poco rispettosi nei confronti del prossimo, in parole usate come cartacce da buttare; eppure il Web non è una casa comune a tutti? Un luogo virtuale, certo, ma dove ognuno, a suo modo, vive, intesse relazioni, cresce? 

Ecco, se pensiamo al Web come ad un Pianeta, allora forse ci verrà più spontaneo il parallelismo con quella che la sociolinguista Vera Gheno, nel suo contributo “Dalle parole ostili alle parole o-stili”, definisce “ecologia del linguaggio”. Bisogna prendersi cura delle parole e fermarsi a riflettere su questioni che, a proferirle ad alta voce, sembrano quasi banali. Eppure così scontate non sono se i muri della nostra casa virtuale vengono tanto spesso imbrattati da scritte tutt’altro che artistiche. 

Proprio da questa riflessione è nato il “Manifesto della Comunicazione non ostile”: un progetto ideato e realizzato dall’Associazione Parole O-stili di Trieste, finalizzato a responsabilizzare gli utenti a scegliere con cura le parole da usare quando si naviga in rete. 


Qui sotto potete leggere i dieci punti del manifesto. 






E ora veniamo al dunque. Partendo da questi spunti, è stato chiesto ai ragazzi delle due classi terze di realizzare alcuni video-spot rivolti idealmente ai loro coetanei, per sensibilizzare su questa tematica. 

Qui sotto ne trovate alcuni. 

Buona visione! 







I prof. Ferrari, Magoni, Novi e Stanzani