mercoledì 4 novembre 2020

L'autunno in poesia

Per Oscar Wilde la fitta nebbia autunnale riscalda la città di Londra come una sciarpa di seta gialla. Per Giovanni Pascoli certi giorni del mese di Novembre sono così luminosi e limpidi da indurci a cercare con lo sguardo gli albicocchi in fiore. Magnifica illusione…in realtà “secco è il pruno e le stecchite piante di nere trame segnano il sereno”. Per Giuseppe Ungaretti, poeta della Prima guerra mondiale, i soldati sono come le foglie d’autunno, fragili e precari.

Partendo da questi spunti, abbiamo ragionato insieme su quali siano le idee che più frequentemente vengono associate alla stagione autunnale e su quali siano le emozioni che la natura suggerisce ad ognuno.

Cogliendo l’occasione di una luminosa giornata di fine ottobre, siamo andati al parco del Planetario e qui i ragazzi hanno ricavato un angolo di silenzio per ascoltare le proprie sensazioni legate alla stagione, appuntare sul quaderno alcune parole chiave e scrivere, infine, un componimento personale che ognuno ha poi condiviso con il resto della classe.

Di seguito troverete alcune poesie e qualche fotografia della giornata.

Buona lettura! 

Prof.ssa Ferrari

Le foglie

Le foglie gialle

cadono a terra

morte

come volessero andare via

dagli alberi,

quegli alberi

che fin da quando erano germogli

le hanno accolte.

Adesso vengono lasciati soli

come i genitori coi figli.

Tutto questo si può associare

alla morte, ma in realtà tutto questo è

vita

perché le foglie se ne vanno

per far posto ad altre foglie

e la tristezza fa lo stesso

per far posto alla

felicità.

Gabriele, 2^A 

Un autunno speciale

Autunno son le foglie colorate

che danno luce alle giornate,

foglie gialle che sembrano miele

cadute ormai da tempo

come pensieri al vento.

Sugli alberi ci sono bacche rosse e colorate

come le ciliegie d’estate.

Le rondini migrano, dipingendo

il cielo di nero 

come un pensiero

allegro e sincero.

Questo è l’autunno che si vede quaggiù

e vorrei che non finisse mai più.

Matilda, 2^A



Caro autunno, rimani speciale…

I rami e le nuvole morbide si salutano al mattino,

l’erba verde e umida ci rinfresca l’olfatto.

Gli uccellini ci risvegliano col loro canto inconfondibile,

l’acqua fresca ci bagna le guance rosate.

Le foglie appese diventano vivaci

abbandonando il loro caro cugino: il verde.

Il giallo e l’arancio diventano sposi.

Si tingono di rosso  verso sera,

e il giorno dopo bel tempo si spera.

Il sole si nasconde dietro le soffici nuvole,

sparendo pian piano nell’aldilà

che non vediamo, ma immaginiamo.

Osservo i colori e vengo rapita,

dalla loro bellezza sono invaghita.

Con la tua semplicità mi regali…

FELICITA’!

Il tuo vento mi scompiglia i capelli

e piano piano mi addormento

nel tuo magico silenzio.

Alice, 2^A


Una triste stagione

L’autunno triste,

cupo e stanco,

umido e nero.

L’autunno come una roccia

scuro e nudo

come gli alberi

in un giorno bruno.

Filippo, 2^A

 

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