“Nella qual noia tanto
refrigerio già mi porsero i piacevoli ragionamenti d’alcuno amico e le sue
laudevoli consolazioni, che io porto fermissima opinione per quelle essere
avenuto che io non sia morto”.
(Decameron, G. Boccaccio)
- "Come state,
ragazzi?"
Domanda un’insegnante 2.0 da
uno schermo che ogni giorno la fa apparire più pallida (ma non più magra: la
dieta in quarantena risulta impossibile).
Oltre la barriera digitale tanti
piccoli volti, più timidi e un po’ spaesati.
I più rispondono “sono
annoiato” o “avrei voglia di uscire, di vedere i miei compagni…sì, anche di
tornare a scuola!”.
Tra un compito e l’altro,
ci si inventa come trascorrere il tempo, a casa con la propria famiglia. Qualcuno
si improvvisa cuoco: aiuta i genitori a preparare il guacamole e i tacos,
riportando l’estate in casa o il ricordo di qualche viaggio; qualcun altro, finalmente,
può improvvisarsi youtuber per "necessità"; qualcuno legge; qualcuno scrive
poesie o pagine di diario in cui si affollano pensieri solitari. Qualcuno
gioca, altri disegnano.
E i professori? Anche i
professori cucinano, stanno con la propria famiglia, correggono compiti e, sì,
loro malgrado, devono improvvisarsi docenti-youtuber. Così, tra una
videolezione e l’altra, ad alcuni insegnanti è venuta l’idea per questo
progetto, ispirato al Decameron di Giovanni Boccaccio, una delle “tre
corone fiorentine” insieme a Dante e Petrarca.
Qualcuno di voi avrà già
sentito parlare di quest’opera: si tratta di una raccolta di novelle composte tra
il 1349 e il 1351, narrate in dieci giornate.
L’autore immagina che, nel
corso della peste del 1348, sette ragazze e tre ragazzi si incontrino nella
chiesa fiorentina di Santa Maria Novella e decidano di sottrarsi al contagio,
rifugiandosi in una villa nei pressi della città. Qui, per ingannare il tempo,
ciascuno narra una storia al giorno per dieci giorni.
Ora, nel 2020, abbiamo
strumenti nuovi per rimanere in contatto, ma le esigenze di socialità sono le
stesse di un tempo.
Così, su ispirazione di
Boccaccio e approfittando di questo periodo strano in cui siamo tutti costretti
a stare lontani, noi insegnanti abbiamo pensato di coinvolgere tutti i ragazzi
della scuola STV nel progetto “Decameron 2.0”.
Chi vuole, può condividere
sul blog qualcosa di sé, dando sfogo alla creatività!
L’idea è quella di esprimere
se stessi e continuare a partecipare alla vita scolastica, per essere vicini
anche in questo periodo di distanza.
Quindi #RestateACasa
ma #RestiamoUniti!
Lo staff dei professori
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