sabato 21 marzo 2020

IL PROGETTO "DECAMERON 2.0"


“Nella qual noia tanto refrigerio già mi porsero i piacevoli ragionamenti d’alcuno amico e le sue laudevoli consolazioni, che io porto fermissima opinione per quelle essere avenuto che io non sia morto”.
(Decameron, G. Boccaccio)

-       "Come state, ragazzi?"

Domanda un’insegnante 2.0 da uno schermo che ogni giorno la fa apparire più pallida (ma non più magra: la dieta in quarantena risulta impossibile).
Oltre la barriera digitale tanti piccoli volti, più timidi e un po’ spaesati.
I più rispondono “sono annoiato” o “avrei voglia di uscire, di vedere i miei compagni…sì, anche di tornare a scuola!”.
Tra un compito e l’altro, ci si inventa come trascorrere il tempo, a casa con la propria famiglia. Qualcuno si improvvisa cuoco: aiuta i genitori a preparare il guacamole e i tacos, riportando l’estate in casa o il ricordo di qualche viaggio; qualcun altro, finalmente, può improvvisarsi youtuber per "necessità"; qualcuno legge; qualcuno scrive poesie o pagine di diario in cui si affollano pensieri solitari. Qualcuno gioca, altri disegnano.
E i professori? Anche i professori cucinano, stanno con la propria famiglia, correggono compiti e, sì, loro malgrado, devono improvvisarsi docenti-youtuber. Così, tra una videolezione e l’altra, ad alcuni insegnanti è venuta l’idea per questo progetto, ispirato al Decameron di Giovanni Boccaccio, una delle “tre corone fiorentine” insieme a Dante e Petrarca.

Qualcuno di voi avrà già sentito parlare di quest’opera: si tratta di una raccolta di novelle composte tra il 1349 e il 1351, narrate in dieci giornate.
L’autore immagina che, nel corso della peste del 1348, sette ragazze e tre ragazzi si incontrino nella chiesa fiorentina di Santa Maria Novella e decidano di sottrarsi al contagio, rifugiandosi in una villa nei pressi della città. Qui, per ingannare il tempo, ciascuno narra una storia al giorno per dieci giorni.
Ora, nel 2020, abbiamo strumenti nuovi per rimanere in contatto, ma le esigenze di socialità sono le stesse di un tempo.

Così, su ispirazione di Boccaccio e approfittando di questo periodo strano in cui siamo tutti costretti a stare lontani, noi insegnanti abbiamo pensato di coinvolgere tutti i ragazzi della scuola STV nel progetto “Decameron 2.0”.
Chi vuole, può condividere sul blog qualcosa di sé, dando sfogo alla creatività!
L’idea è quella di esprimere se stessi e continuare a partecipare alla vita scolastica, per essere vicini anche in questo periodo di distanza.
Quindi #RestateACasa ma #RestiamoUniti!





Andrà tutto bene.

Lo staff dei professori

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.